Che cos’è
L’Algodistrofia è una malattia rara multi sintomatica e multi sistemica le cui cause sono per lo più sconosciute.
Oltre alla definizione di Algodistrofia (o Algo-neurodistrofia o distrofia simpatico riflessa) viene chiamata con il nome, più specifico, di sindrome dolorosa regionale complessa (SDRC o CRPS) distinta in tipo 1 e tipo 2; in passato era conosciuta anche con il nome di Morbo/Sindrome/Atrofia di Sudek.
Chi colpisce
Stando ai dati sembra che le donne siano colpite 4 volte più degli uomini e l’età media di insorgenza sia prevalentemente tra i 30 e i 50, ma comunque l’incidenza rimane elevata entro i 70 anni di età .
Le cause
I traumi sono tra le cause scatenanti più frequenti, ma è stato anche evidenziato che esiste un legame con altri eventi come infarto miocardico (20 %), emiplegia (12/20 %), interventi in artroscopia e, in minor misura, protrusioni discali, problematiche cerebrovascolari, neoplasie e terapie con farmaci anticonvulsanti e antitubercolari.
Sintomi ed evoluzione
I casi di Algodistrofia riguardano in maniera pressoché esclusiva il tratto mano-spalla o i piedi, raramente interessano il ginocchio o l’arto inferiore in toto; circa il 60% dei casi interessa l’arto superiore e nel restante 40% l’arto inferiore.
Si manifesta spesso, ma non sempre, dopo un trauma ad un nervo, ad un tessuto molle, ma il modo più o meno severo in cui evolve la malattia non è proporzionale alla gravità dell’evento traumatico. Ci sono casi in letteratura scientifica in cui la sindrome si manifesta spontaneamente senza che sia possibile ricondurla ad alcun evento traumatico nella parte del corpo in cui il dolore compare.
I sintomi
Il sintomo principale è il dolore, questo può essere accompagnato anche da altre manifestazioni, come un cambiamento della temperatura nella parte interessata, una diversa sensibilità, una sudorazione anormale e la presenza di edema.
A questi segni clinici si associa quasi sempre osteoporosi/osteopenia localizzata, ben riconoscibile attraverso indagini strumentali (RX,RMN,TC).
Nella sindrome si possono individuare 3 stadi differenti.
stadio 1 |
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stadio 2 |
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stadio 3 |
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La diagnosi
Diagnosticare la malattia non è facile. Il primo sintomo a cui si guarda è proprio la presenza del dolore regionale e poi si valutano gli altri possibili sintomi che possono comparire in associazione.
La diagnosi di Algodistrofia è prevalentemente clinica e si basa sui criteri clinici di Budapest (tab.), ai quali si associa un riscontro di imaging diagnostico per la presenza di osteoporosi/osteopenia locale.
stadio 1 | Dolore continuo sproporzionato all’evento scatenante |
stadio 2 | Il paziente deve riferire la presenza di almeno un sintomo in tre delle quattro seguenti categorie:
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stadio 3 | Devono essere obiettivabili almeno un segno in due o più delle seguenti categorie:
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stadio 4 | Assenza di una interpretazione diagnostica alternativa. |
Le terapie
Il primo passo al quale devono mirare le terapie è interrompere il circolo del dolore, purtroppo però antidolorifici ed antinfiammatori, così come anche le terapie a base di cortisone, hanno sui sintomi dell’Algodistrofia un effetto modesto e transitorio.
La fisioterapia viene considerata importante per evitare ulteriori danni dovuti al non utilizzo o cattivo utilizzo della parte del corpo colpita.
La riabilitazione alle Terme di Sirmione
Come già sottolineato, il primo intervento da effettuare è quello di interrompere il circolo di dolore, il quale porta alla paura del movimento ed al non uso della regione interessata.
Alle Terme ci avvaliamo dell’utilizzo di una delle migliori terapie fisiche in circolazione per la cura di questa patologia, la terapia fisica vascolare BEMER, la quale attraverso l’utilizzo di campi elettromagnetici con un particolare segnale multidimensionale agisce sul flusso ematico dei microvasi sanguigni, aumentandolo e migliorando quindi la perfusione dei tessuti, sia superficiali che profondi, svolgendo la sua azione sia a livello cutaneo, che muscolo-scheletrico ed in particolare combatte anche l’osteoporosi/osteopenia localizzata generalmente correlata all’Algodistrofia.
Questo miglioramento della perfusione portando più ossigeno e sostanze nutritive ai tessuti, ne favorisce il metabolismo ed innesca i processi di auto-guarigione, ciò porta ad un miglioramento del trofismo tissutale, una riduzione delle sostanze tossiche che depositano a causa dell’infiammazione ed una riduzione dell’edema locale; tutto questo porta una notevole riduzione del dolore permettendo così di iniziare con il trattamento fisioterapico.
Il non uso dovuto al dolore porta come conseguenza retrazioni mio-fasciali e capsulari e rigidità articolare, per questo è importante iniziare precocemente con la mobilizzazione passiva, assistita ed attiva della zona non appena il dolore sia sotto controllo.
I nostri fisioterapisti in concomitanza con il programma di riabilitazione del movimento andranno anche ad insegnare strategie per la gestione domiciliare dei sintomi ed un programma di esercizi attivi comprensivi di terapia occupazionale per il recupero delle autonomie quotidiane.
AI pazienti con questa patologia verranno somministrate anche tecniche di riabilitazione neuro-cognitiva.
Tra di esse una delle più utilizzate è la Mirror Therapy, una tecnica riabilitativa semplice e non invasiva che si avvale del Mirror Visual Feedback, un feedback fornito attraverso il riflesso di uno specchio, il quale apporta informazioni visive che permettono di modulare le sensazioni somatiche. L’ipotesi alla base di questa metodica di trattamento è che l’illusione propriocettiva del movimento eseguito correttamente insieme all’integrazione visiva prodotta dagli esercizi allo specchio, possano contribuire ad una riprogrammazione funzionale dello schema corporeo, inducendo una diminuzione nella percezione del dolore.
Un’altra delle tecniche neuro-cognitive è la Desensitizzazione, una tecnica che condiziona e abitua gradualmente il paziente al contatto con l’area iperestesica e alla presenza di stimoli non nocicettivi. Lo scopo di queste attività è di provare, al tocco, sensazioni normali nella zona affetta da Algodistrofia. Il metodo si prefigge di insegnare al paziente a dissociare il contatto dalla sensazione dolorosa percepita e prevede la somministrazione di stimolazioni crescenti nei parametri di frequenza, intensità e durata.
Si ringrazia dott. Christian Sigurtà, fisioterapista alle Terme di Sirmione.
Allo stabilimento Virgilio delle Terme di Sirmione un team di medici specialisti e fisioterapisti possono seguire la persona nel percorso di cura e di riabilitazione. Si praticano anche l’agopuntura e l’ozonoterapia. E’ necessario prenotare per tempo.
Per maggiori info visita il sito o chiama lo 0309904923 per prenotare.