Secondo gli ultimi dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, emersi in occasione del World Obesity Day 2021, la giornata mondiale per la prevenzione dell’Obesità e del Sovrappeso, che si celebra il 4 Marzo, il 50% degli adulti e il 30% dei bambini e adolescenti del pianeta, sono obesi o in sovrappeso. In Italia, sono 18 milioni gli adulti in sovrappeso e circa 5 milioni (secondo il report italiano sull’obesità) quelli obesi, ovvero, una persona su dieci. Mentre sono 3 su 10 i bambini in sovrappeso e fra questi 1 è obeso (Dati 2019). L’OMS e tutti gli organi di sorveglianza, definiscono l’obesità non soltanto come una vera malattia, ma come una delle più grandi e devastanti pandemie del 21° secolo, una vera e propria emergenza sanitaria. L’obesità è a tutti gli effetti, una condizione patologica multifattoriale, potremmo definirla una forma particolarmente grave di sovrappeso, caratterizzata da un eccesso di sostanza grassa accumulata nel tessuto adiposo dell’organismo. Può colpire adulti e bambini, favorendo un rischio elevato di complicanze, soprattutto cardiovascolari, articolari, respiratorie, immunitarie, metaboliche, oncologiche e neurodegenerative. In relazione anche al Covid-19, i dati parlano chiaro: l’eccesso di peso è un fattore predittivo, altamente significativo, dello sviluppo di complicanze da COVID-19, inclusa la necessità di ricovero, di terapia intensiva e di ventilazione meccanica. L’obesità si dimostra anche un fattore predittivo di morte per COVID-19, che spesso si accompagna a ipertensione, diabete e a un sistema immunitario meno efficiente. Curare l’obesità è pertanto diventata una vera necessità sociale. Può dipendere da molti fattori, alcuni possono scatenarla, altri invece ostacolare la regressione dell’obesità stessa. Cause genetiche, endocrino-metaboliche, psicologiche, ambientali e comportamentali sono spesso interconnesse tra loro ed è proprio questa complessità ezio-patologica a rendere così difficile il percorso terapeutico. È necessario, infatti, agire su più fronti, per individuare tutti i determinanti e intervenire contemporaneamente su ognuno di essi. Soltanto un approccio multidisciplinare, che coinvolga più figure professionali, può occuparsi a 360° del soggetto obeso. L’alimentazione e il nutrizionista giocano un ruolo chiave, sia nel percorso di cura, che in quello di prevenzione. La diagnosi di Obesità si basa ancora oggi sul calcolo dell’Indice di Massa Corporea (IMC) o Body Mass Index (BMI), un rapporto tra massa corporea (in kilogrammi) e statura (metri al quadrato). Se uguale o superiore a 25, si rientra nel sovrappeso, se uguale o superiore a 30, nell’obesità. Va detto, però, che l’obesità, tanto quanto il sovrappeso, non possono ridursi a un semplice calcolo. Il BMI, anche se ci fornisce una prima importante distinzione, presenta poi numerose limitazioni, perché non tiene conto della composizione corporea. L’eccesso di peso può essere dato, infatti, da un accumulo di massa grassa, da ritenzione d’acqua nei tessuti e/o da una massa muscolare importante. Con le giuste strumentazioni, che disponiamo negli ambulatori nutrizionali di Terme di Sirmione, è possibile distinguere tra acqua corporea, massa grassa e muscolare, valutando di conseguenza, il rischio dell’eccesso di grasso per la salute. Troppo spesso si pensa che ricorrere a diete drastiche, magari pubblicizzate su numerosi siti, insieme a pasti sostitutivi e a integratori brucia-grassi, possano aiutare. Invece tutto questo, anche senza un’adeguata attività fisica, genera nel tempo solo senso di frustrazione e conseguente sentimento di disagio, che minano la forza di volontà e causano, in un circolo vizioso, abbuffate e nuovi estenuanti tentativi dimagranti. La tipologia di dieta scelta per il dimagrimento è invece variabile a seconda del soggetto e deve essere affidata a personale esperto e competente. Il cambiamento delle abitudini alimentari, senza stravolgere completamente i propri gusti, e l’acquisizione di un nuovo stile di vita, più consapevole e salutare, rappresentano il primo passo per migliorare nel tempo il rapporto con il cibo e con il proprio corpo. Qualunque sia l’approccio prescelto, è importante stilare una dieta antinfiammatoria e con i giusti nutrienti, supportare il sistema immunitario e la massa metabolicamente attiva, incrementando di pari passo il metabolismo basale. Insieme, si devono valutare le scelte degli alimenti, le loro associazioni, i metodi di cottura più idonei, nonché la lettura delle etichette nutrizionali e degli ingredienti dei vari prodotti in vendita, quest’ultimi molto spesso sottovalutati. È davvero fondamentale variare il più possibile l’alimentazione quotidiana, sia per l’aspetto psicologico del percorso dimagrante che si deve affrontare, sia per evitare di andare incontro anche a carenze nutrizionali. La correlazione tra lo stato di salute e lo stile di vita è ormai accertata e a Terme di Sirmione, che da sempre si occupa di cura e benessere, è possibile affidarsi a professionisti qualificati.
Il chirurgo vascolare, lo pneumologo, il fisiatra, il fisioterapista e il nutrizionista, insieme, possono davvero fare la differenza, nel trattamento dell’obesità e del sovrappeso, nella loro prevenzione o nelle problematiche a essi correlate.
Presso lo stabilimento Virgilio e gli alberghi di Terme di Sirmione dispongono del servizio di nutrizione con la dott.ssa Emanuela Cofano. Si raccomanda la prenotazione della visita per tempo.
Per maggiori info visita il sito o chiama lo 0309904923 per prenotare.