L’osteoporosi è una malattia sistemica dell’apparato scheletrico che porta alla rarefazione del tessuto osseo che comincia a manifestarsi già dopo i 45 anni, in quella delicata fase di passaggio della donna chiamata premenopausa. Questa fragilità ossea porta ad un aumento del rischio di frattura, in particolare di vertebre, femore, polso, omero, caviglia, per traumi anche minimi.
Può portare, in alcuni casi, alla disabilità motoria fino anche alla morte. La mortalità da frattura del femore è del 5% nel periodo immediatamente successivo all’evento e del 15-25% a un anno. Nel 20% dei casi si ha la perdita definitiva della capacità di camminare autonomamente e solo il 30-40% dei soggetti torna alle condizioni precedenti la frattura.
Si stima che in Italia l’osteoporosi colpisca circa 5 milioni di persone, di cui l’80% sono donne in post menopausa. Una malattia a prevalenza femminile che colpisce il 25% delle donne di età superiore ai 40 anni, il 33% delle donne tra i 60 e i 70 anni di età, il 66% di ultra 80enni contro il 17% degli uomini di età superiore ai 60 anni.
Alcuni principali fattori scatenanti sono:
- il fumo;
- l’assunzione di molti cortisonici;
- la vita sedentaria;
- il sovrappeso.
Anche le caratteristiche genetiche individuali sono importanti, così come i fattori modificabili ambientali, coinvolti nello sviluppo e nel mantenimento della massa ossea.
Il ruolo della prevenzione
La struttura ossea si sviluppa rapidamente durante l’infanzia, la pubertà e l’adolescenza, raggiungendo le sue dimensioni e la sua densità minerale massimali intorno ai 25 anni di età.
La prevenzione deve quindi iniziare fin dall’infanzia, affinché l’osso si costruisca attraverso una corretta assunzione di calcio e vitamina D e una buona attività fisica. Tale attenzione deve poi proseguire nell’arco della vita per minimizzare la perdita della massa ossea.
Il modo migliore per prevenire l’osteoporosi è:
- seguire una dieta ricca di calcio e vitamina D;
- praticare regolare attività fisica;
- diminuire il consumo di sale, poiché favorisce l’eliminazione del calcio con l’urina;
- non fumare;
- evitare o limitare il consumo dell’alcol, in quanto non permette l’assorbimento del calcio.
Proteggiti o rigenerati con le cure termali
Il controllo del dolore, il rallentamento del processo degenerativo della malattia e il miglioramento delle limitazioni funzionali sono i principali effetti legati ai cicli di cure termali. Quelle più indicate sono la balneoterapia con acqua sulfurea e l’applicazione del fango termale.
Recenti studi hanno rivelato la presenza nel fango di Terme di Sirmione di fondamentali oligoelementi, come calcio e stronzio, che aiutano il fissaggio del calcio nelle ossa, qualità fondamentale nei casi di osteoporosi e difficile da riscontrare in altre tipologie di fango termale. Lo stronzio, inoltre, partecipa attivamente e positivamente al metabolismo calcio-fosforo, contribuendo a ritardare l’insorgenza dell’osteoporosi stessa.
In particolare l’applicazione del fango può essere:
- localizzata, per esempio alla colonna vertebrale;
- multipla;
- total body, utile sia per le forme iniziali sia per quelle avanzate della post-menopausa.
Viene lasciato agire a 45°C per 25 minuti, in modo da rilasciare tutti quei minerali (calcio, fosforo, silicio, magnesio e stronzio) che migliorano il metabolismo osseo. Ha infine azioni benefiche dirette sui tessuti delle articolazioni, sul tono dei muscoli e dei tendini.
La convenzione con il S.S.N.
Il Servizio Sanitario Nazionale (S.S.N.) riconosce per ogni anno solare 1 ciclo di 12 sedute di fangoterapia (con o senza bagno) da effettuare consecutivamente per le patologie osteoartrosiche e reumatiche.
Per usufruire di tali cure convenzionate, è necessario che il proprio medico di base o uno specialista riporti sulla ricetta rossa “ciclo di fanghi e bagni terapeutici” con diagnosi “osteoartrosi e altre forme degenerative”. In tale categoria rientrano anche le osteoporosi ed altre forme degenerative.
Prima di procedere alle cure viene effettuata presso Terme Virgilio una visita di ammissione da parte dei nostri medici termali, inclusa nel pagamento del ticket. È necessario prenotare in anticipo.
Il percorso terapeutico ideale eseguito negli hotel di Terme di Sirmione prevede oltre ai cicli di bagni e fanghi termali, anche sedute di crenokinesiterapia, vale a dire la riabilitazione in acqua termale sulfurea salsobromoiodica assistita da un fisioterapista.
Per maggiori info visita il sito o chiama lo 0309904923 per prenotare.