Che cos’è la bronchite asmatiforme
La parola asma deriva dal greco e significa letteralmente “respiro affannoso”. Questa difficoltà respiratoria è dovuta ad un restringimento del diametro dei bronchi che si verifica in risposta ad una varietà di stimoli di natura fisica, chimica e biologica che risultano innocui nella maggior parte degli individui. In altre persone, invece, esistono precise condizioni che predispongono lo sviluppo della sindrome asmatica e che sono capaci di rendere le vie aeree iperreattive nei confronti di numerosi fattori ambientali altrimenti inoffensivi.
Le cause della bronchite asmatiforme
La causa più importante di asma è l’allergia, che è responsabile della malattia nel 90% dei casi nei bambini e nel 50% negli adulti. Gli allergeni sono gli stessi della rinite allergica, vale a dire: pollini, funghi, polveri domestiche, forfora di animali e prodotti presenti nell’ambiente professionale. Altre cause frequenti della sintomatologia asmatica sono: la sindrome rinobronchiale dovuta a sinusite cronica o poliposi rinosinusale e il reflusso gastroesofageo, responsabile anche di tosse stizzosa e saltuaria disfonia per la concomitante faringite e laringite cronica. Ma anche la bronchite cronica ostruttiva, e le bronchiectasie possono frequentemente presentare una sintomatologia di tipo “asmatico”.
Muco e cellule ciliate
Il muco svolge azione di barriera nei confronti delle particelle inalate, agenti tossici o comunque irritanti, di umidificazione dell’aria inspirata e di difesa immunitaria. L’allontanamento delle particelle, inerti ed infettive, penetrate nel nostro apparato respiratorio con l’aria inalata è un’ulteriore attività del sistema mucociliare. Tutte le alterazioni del muco e quindi della Clearance mucociliare portano ad un netto peggioramento delle sue funzioni.
Cure termali per la bronchite asmatiforme
La terapia termale costituisce una valida prevenzione nelle crisi allergiche respiratorie e va eseguita quando la malattia è sotto controllo. In sinergia alla tradizionale terapia farmacologica, le cure termali con acque sulfuree o solfureo salsobromoiodiche, associate o meno alla ventilo terapia polmonare a pressione positiva intermittente medicata, permettono di ridurre la frequenza e la gravità dei sintomi; hanno azione fluidificante sulle secrezioni bronchiali alterate, sono in grado di migliorare la Clearance mucociliare, aumentano le difese immunologiche locali, sono blandamente ipoallergizzanti. Questa terapia va eseguita nei periodi di quiescenza sintomatologica.
Le cure termali inalatorie:
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- irrigazione nasale/doccia micronizzata
- inalazioni caldo-umide
- aerosol ionizzato
- ventilazioni polmonari medicate
Ventilazione polmonare
La ventilazione polmonare, solitamente associata ad aerosol e inalazioni, è efficace nel trattamento delle patologie delle basse vie respiratorie, in particolare le bronchiti asmatiformi nella broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e nella bronchite cronica bronchiectasica.
Consiste in una tecnica di respirazione assistita su volume corrente (volume di aria introdotto durante ogni inspirazione ed emesso ad ogni espirazione in respirazione spontanea) utilizzando ventilatori che generano pressione, sincronizzando l’insufflazione con l’inizio dell’inspirazione.
Viene quindi erogato al paziente idrogeno solforato, adeguatamente medicato (con antibiotici, fluidificanti, steroidi) a varie concentrazioni di ossigeno.
Irrigazione nasale
Con l’irrigazione si deterge la mucosa dalle croste e dalle secrezioni ristagnanti e la si prepara all’applicazione delle altre cure inalatorie e delle insufflazioni o politzer.
L’irrigatore nasale (“oliva nasale”) permette di introdurre un flusso di acqua a bassa pressione alternativamente nelle due narici, mentre il paziente respira normalmente a bocca aperta. La testa deve essere chinata in avanti e inclinata di lato di ca. 45° e l’oliva deve essere diretta orizzontalmente e non verso l’alto. In genere si irrigano circa due litri di acqua a 37-38 °C in 8’.
Aerosol
In una cura inalatoria completa è compreso solitamente l’aerosol costituito da una finissima sospensione di acqua termale. L’acqua, contenuta in un recipiente dove viene continuamente rinnovata, viene aspirata e fatta uscire sotto pressione da una sottile terminazione detta “pisper”. Tale getto viene indirizzato contro una cupola contenuta in una ampolla. Il risultato è la frantumazione dell’acqua in particelle di diverso diametro: quelle da 3 a 5 µ raggiungono il livello tracheo-bronchiale, quelle inferiori a 3 µ raggiungono i distretti respiratori inferiori. La somministrazione avviene solitamente con mascherina, salvo il medico non richieda l’uso del boccaglio e/o forcelle nasali. La temperatura di somministrazione è di circa 30 °C e la durata è di 12’.
Aerosol ionizzato
L’aerosol ionizzato è un aerosol di acqua fluente cui viene associata l’aeroionoterapia negativa. Tale carica elettrica impedisce alle particelle di agglomerarsi permettendo loro di arrivare nelle vie aeree più profonde, determina un miglior utilizzo dell’ossigeno a livello cellulare e svolge una importante azione antinfiammatoria.
Il Servizio Sanitario Nazionale riconosce per le patologie broncopolmonari 1 ciclo integrato della ventilazione polmonare e comprende 12 ventilazioni polmonari e 18 cure inalatorie in 12 giorni in un anno. Per usufruire di tali cure convenzionate è necessario che il proprio medico di base riporti sulla ricetta rossa “CICLO INTEGRATO DELLA VENTILAZIONE POLMONARE” con diagnosi “BRONCHITE CRONICA SEMPLICE o BRONCHITE CRONICA CON COMPONENTE OSTRUTTIVA o BRONCHITE CRONICA BRONCHIECTASICA”, in tale categoria rientra la bronchite asmatiforme o spastica.
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