Cos’è l’incontinenza urinaria (IU) ?
L’IU viene definita come “perdita involontaria di urina” e rappresenta una condizione che compromette la qualità della vita di chi ne soffre, limitandone le attività individuali, portando ad una restrizione della vita sociale ed influenzando negativamente l’immagine di sé.
Che frequenza ha l’ IU nella donna?
La prevalenza nella popolazione femminile di età superiore a 40-50 anni è stimata attorno al 10-15 %, anche se si ritiene che questa patologia resti ancora in gran parte nascosta per disinformazione, vergogna e rassegnazione.
Quali sono le età più colpite?
L’IU colpisce la donna soprattutto dopo il parto, dopo la menopausa e nella vecchiaia. Sopra i 70 anni è presente nel 15 % delle donne e supera il 50 % nelle anziane ricoverate in struttura protetta.
Esistono forme diverse di IU?
Esistono tre tipi principali di incontinenza urinaria , anche se altre forme sono presenti con minore frequenza. I tipi principali sono :
- Incontinenza da Sforzo: perdita involontaria di urina non preceduta dal bisogno di mingere, associata a colpi di tosse, starnuti, sforzi, cambiamenti posturali o anche alla semplice deambulazione.
- Incontinenza da Urgenza: il paziente avverte un impellente ed improcrastinabile bisogno di urinare, ma non riesce ad inibire l’ emissione fino al raggiungimento di una toilette.
- Incontinenza Mista: coesistenza delle due precedenti forme (cioè perdita di urina associata alla urgenza ed allo sforzo
Esistono gradi diversi di IU?
Solitamente l’entità dell’IU viene indicata con termini quali lieve, media e grave. Ci sono tuttavia criteri più oggettivi di valutazione, come ad esempio il PAD test che consiste nel pesare prima e dopo l’uso un pannolino assorbente oppure indagini più sofisticate quali l’esame uro dinamico.
L’importanza del perineo?
Il Perineo o Pavimento Pelvico è una struttura muscolo-fasciale che chiude in basso la cavità addominale. Esso è attraversato dal canale ano-rettale, dalla vagina e dall’uretra. Partecipa alla continenza sia urinaria che fecale ed al sostegno all’interno del bacino dei visceri pelvici. Questa complessa struttura può essere danneggiata dai parti, dai lavori pesanti, dall’obesità, e viene indebolita dalla carenza ormonale che si instaura con la menopausa, con conseguenze negative quali l’incontinenza e il prolasso urogenitale.
L’IU può essere prevenuta e in che modo?
Il modo migliore per contrastare l’incontinenza è la prevenzione, cioè fare in modo che non si instaurino le condizioni causali di essa. Per quanto riguarda il parto è possibile preparare il perineo prima della nascita del bambino mediante tecniche che consentono di prevenirne o limitarne il danneggiamento. Così pure è molto importante il trattamento riabilitativo precoce della donna dopo li parto. In menopausa la terapia ormonale sostitutiva sia generale che per via vaginale rappresenta una soluzione preventiva molto efficace, soprattutto in associazione con dieta e stile di vita corretti.
Quali sono le terapie per l’IU?
L’IU ha ottime possibilità di essere curata attraverso tre tipi principali di terapia : riabilitativa perineale, farmacologica, chirurgica. A queste soluzioni terapeutiche si aggiungono la neuromodulazione sacrale, che consiste nella elettrostimolazione di radici nervose sacrali e la elettrostimolazione del nervo tibiale posteriore utilizzate in casi particolarmente complessi di incontinenza da urgenza.
In cosa consiste la riabilitazione perineale?
La riabilitazione perineale consiste nell’adozione di tecniche che migliorano il tono e la forza dei muscoli del pavimento pelvico potenziandone l’azione di contenzione. Le tecniche riabilitative più importanti sono: biofeedback, fisiochinesiterapia, uso dei coni vaginali, elettrostimolazione.
Esistono farmaci per la terapia dell’IU?
Per quanto riguarda l’incontinenza da sforzo non esistono farmaci specificamente indicati per questa patologia e realmente efficaci salvo alcuni che sfruttano effetti “accessori” rispetto alle loro indicazioni principali (es. paroxetina; alfa-adrenergici; estrogeni ). Più efficace è la terapia medica dell’incontinenza da urgenza, rappresentata da vari farmaci fra i quali i più importanti sono gli antimuscarinici, i beta 3 agonisti e la tossina botulinica, che hanno l’effetto di “rilasciare” la vescica.
Quali sono le moderne tecniche chirurgiche utilizzabili e quali risultati ottengono?
La chirurgia per l’incontinenza urinaria da sforzo consente oggi risultati eccellenti e consiste principalmente nell’applicazione al di sotto dell’uretra, con tecnica mini-invasiva, di ”benderelle” di materiale sintetico o biologico che hanno una azione a tipo “amaca” di sostegno dell’uretra con effetto contentivo. I risultati sono positivi in oltre l’ 80% casi. Altre possibilità sono l’impianto attorno all’uretra di “agenti volumizzanti” o, in casi rari e del tutto speciali, anche l’impianto di sfinteri artificiali.
Qual è il rapporto fra IU e prolasso utero-vaginale?
L’IU e il prolasso utero-vaginale possono coesistere, ma frequentemente non si associano. Il meccanismo causale è spesso comune e il percorso di cura e le tecniche chirurgiche possono integrarsi efficacemente.
Qual è il medico specialista più idoneo per gestire l’IU femminile?
Lo specialista più idoneo è quello fornito di specifiche competenze sull’IU : può essere l’Urologo, il Ginecologo, il Fisiatra o più recentemente l’Uroginecologo, figura questa che assomma conoscenze dell’apparato urinario femminile e di quello genitale.
Ci sono in Italia Centri specifici per la diagnosi e terapia dell’IU?
In Italia vi è un discreto livello di cultura medica per l’IU, anche se con significative differenze regionali. Esistono Centri specifici , anche di eccellenza , dove si gestisce in modo completo il percorso diagnostico e terapeutico. Tali Centri possono essere individuati interpellando le Aziende Sanitarie , le Società Scientifiche , le Associazioni di pazienti e la Fondazione Italiana Continenza.
Quali sono gli ausili per l’IU e in che modo si possono ottenere dal SSN ? Il Sistema Sanitario Nazionale fornisce ausili protettivi di assorbenza (c.d. pannoloni) ma anche cateteri ed altro materiale per IU che si possono ottenere attraverso L’Azienda Sanitaria di appartenenza
Quale può essere il ruolo della terapia termale nell’IU?
La terapia termale sotto forma di bagni ed irrigazioni vaginali con acqua termale esplica un ruolo benefico favorendo il ripristino del trofismo dell’apparato urogenitale. In modo particolare risulta efficace in tal senso l’azione dell’acqua sulfurea salsobromoiodica di Sirmione, che può essere sfruttata soprattutto nelle forme di incontinenza da urgenza ed in quelle miste.
Presso lo stabilimento Virgilio delle Terme di Sirmione è presente il Servizio di Ginecologia e Uroginecologia con il dott. Gianfranco Minini, Medico specialista in Ginecologia e Ostetricia ed Urologia.
Per maggiori info visita il sito o chiama lo 0309904923 per prenotare.