La Storia
Il taping kinesiologico è stato sviluppato da un chiropratico giapponese di nome Dr. Kenzo Kase che ha inventato il metodo originale nel 1979 e sviluppato il primo nastro elastico terapeutico. Il Dr. Kase ha fondato Kinesio®, la società che produce il prodotto dagli anni ’80. Fu anche colui che fondò la Kinesiology Taping Association, nota anche come KTA, nel 1984. La società Kinesio iniziò ad operare negli Stati Uniti nel 1994.
Alle olimpiadi di Seul nel 1988 il Kinesio® fece la sua prima apparizione internazionale con le atlete della pallavolo nipponica e non passò certo inosservato, ma per un decennio o più, il taping kinesiologico è stato utilizzato principalmente da chiropratici, fisioterapisti e agopuntori per trattare atleti professionisti, e invece fu utilizzato per trattare solo pochissime persone comuni.
Il libro di Lance Armstrong del 2003 “Every Second Counts”, che menziona il nastro, è stata la prima vera esposizione mediatica a livello mondiale per questo prodotto. Dalle Olimpiadi estive del 2004, in cui il giocatore di beach volley americano Kerri Walsh è apparso in primo piano in TV con un nastro kinesiologico sulla spalla, e successivamente è diventata portavoce di KT Tape, si ha l’inizio della diffusione su vasta scala di questo prodotto.
Come è fatto
Il nastro kinesiologico è estremamente sottile ed è realizzato in fibra di cotone elasticizzato e traspirante. Ciò consente alla pelle di respirare e l’elasticità consente al nastro di muoversi quando ci muoviamo e gli impedisce di limitare il movimento. Il lato del nastro che viene applicato sulla pelle è repellente al sudore. Il nastro è così stabile che spesso può rimanere sul corpo per 3-4 giorni anche dopo aver fatto la doccia più volte. I cerotti non contengono alcuna sostanza farmacologica.
Terapia con il kinesiotape
Va specificato che non ci sono evidenze scientifiche sull’efficacia del trattamento con il solo kinesiotape, ma che esso se utilizzato come integrazione ad una terapia riabilitativa e/o preventiva, sia essa terapia manuale, esercizio terapeutico o terapia fisica, ha mostrato una buona efficacia sulla riduzione della sintomatologia e sul prolungamento dell’effetto benefico delle terapie.
Applicazioni e obiettivi
L’applicazione del tape richiede specifiche competenze per risultare efficace su differenti parti del corpo e con diversi obiettivi terapeutici. È una tecnica basata su nozioni di biomeccanica e fisiologia per cui dovrebbe essere applicata solo da personale formato e competente, come il fisioterapista o l’osteopata, che, dopo aver effettuato una valutazione, decide come applicare il tape sulla base di una precisa scelta terapeutica.
La tensione esercitata dalle fasce adesive sulla pelle crea una sorta di trazione capace di produrre un effetto di sollevamento della pelle che porta con sé le parti sottostanti fino ad arrivare ai recettori nervosi, alla circolazione linfatica, e vascolare, e al muscolo effettuando così una decompressione sulle zone soggette al trattamento
Il tape funzionale tradizionale (il classico bianco, spesso e anelastico) viene utilizzato per immobilizzare un muscolo o un’articolazione avvolgendo l’estremità con molti strati di nastro e contribuisce a prevenire ulteriori lesioni. Tuttavia, limita anche i movimenti e non aiuta l’infortunio a guarire.
Il taping kinesiologico assume praticamente l’approccio opposto. Cioè, allunga leggermente i tessuti per facilitare una circolazione non compromessa al muscolo che gli consenta di guarire più rapidamente.
I principali obiettivi di questa tecnica sono:
- funzione stabilizzante;
- funzione decompressiva;
- snellimento dei tempi di recupero muscolare, articolare o tendineo;
- supporto contro tendiniti (come l’epicondilite, per esempio);
- riduzione del gonfiore;
- riduzione o eliminazione del dolore.
E vengono raggiunti attraverso:
- l’agevolazione di una migliore circolazione della zona sofferente;
- la riduzione della pressione delle aree interessate;
- l’aumento dell’assorbimento di liquidi negli stati di gonfiore.
Naturalmente è a discrezione dell’operatore, stabilire quale effetto primario sortire e in base a questo, variare la tensione e la posizione con cui i kinesiotape vengono applicati.
Il miglioramento della circolazione sanguigna e linfatica è il principale vantaggio del taping kinesiologico. Viene ridotta l’infiammazione e diminuita la quantità di tossine a livello biochimico nei tessuti.
Tuttavia, questo è ben distante dall’essere l’unico vantaggio del taping kinesiologico. Il taping supporta anche il muscolo. Può consentire al muscolo di contrarsi anche quando non è al 100%, il che può aiutare, soprattutto negli sportivi o dopo un prolungato periodo di inattivit a seguito di un trauma o di una operazione, a prevenire i crampi.
Il terzo vantaggio è quello dell’attivazione degli analgesici del corpo, che sono i meccanismi interni che consentono a una parte del corpo sofferente di guarire più rapidamente e causare meno dolore.
Il quarto vantaggio è visto come risultato dei tre precedenti, e cioè, consentendo una migliore circolazione dei muscoli ed incrementandone la funzionalità, si ottiene un aumento quantitativo e qualitativo del movimento delle articolazioni.
Viene utilizzato per integrare il trattamento di una vasta gamma di patologie di tipo ortopedico, neuromuscolare, neurologico e linfatico, sia in pazienti in età adulta che in età pediatrica e geriatrica.
L’operatore può utilizzare l’applicazione del kinesiotape anche come trattamento coadiuvante ad altre terapie (es. crioterapia o mobilizzazione).
Il colore del tape non ha alcuna rilevanza scientificamente provata sull’efficacia del trattamento, può seguire i dettami della “cromoterapia” o la preferenza del paziente, il vezzo estetico o essere abbinato ai colori della divisa se si tratta di sportivi.
Il Kinesio Tape si differenzia dagli altri cerotti per la sua resistenza all’acqua (dalla semplice doccia all’attività sportiva in piscina). L’unica avvertenza è, durante la fase di asciugatura, di tamponarlo e non strofinarlo per evitare che si sollevi dalla cute, e di non asciugarlo direttamente con l’aria calda del phon per evitare che la colla termoattiva possa creare danni o irritazioni alla pelle.
La durata della sua applicazione va dai 3 ai 5 giorni ed il numero di applicazioni varia in base all’andamento clinico/terapeutico, la durata ed il tipo di applicazione possono variare durante il periodo di trattamento in base alle valutazioni che di volta in volta verranno effettuate dal terapista.
Alle Terme di Sirmione un team di medici specialisti e fisioterapisti possono seguire la persona nel percorso di cura e di riabilitazione. E’ necessario prenotare la visita specialistica per tempo.
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