L’obesità è una malattia cronica che presenta una varietà di fattori genetici e ambientali, ed è un fattore di rischio per la psoriasi e l’artrite psoriasica.
I pazienti affetti da psoriasi tendono ad essere più obesi rispetto ad individui della stessa età e sesso non affetti da psoriasi.
Studi rivelano che nel siero dei pazienti obesi esiste un aumento dei livelli di citochine pro-infiammatorie e di adiponectina. Inoltre, il TNF-α è espresso e secreto nel tessuto adiposo ed è correlato al grado di adipe presente nel soggetto.
Il tessuto adiposo viscerale (obesità centrale) è associato al diabete e alle malattie cardiovascolari.
Il tessuto adiposo viscerale è aumentato nei pazienti affetti da psoriasi ed è fortemente associato alla malattia vascolare subclinica.
Quindi, l’obesità aumenta il rischio cardiovascolare in questi pazienti e correla anche con la gravità della psoriasi.
I pazienti psoriasici obesi dovrebbero essere incoraggiati ad avere uno stile di vita sano e ad eseguire dei regolari follow-up. È stato dimostrato che una riduzione del peso di almeno il 10% nei pazienti obesi, migliora la risposta alle terapie sistemiche. Dati attuali suggeriscono che la perdita di peso migliora la psoriasi, con una riduzione del punteggio PASI e beneficio a lungo termine sulla gravità della psoriasi.
Sebbene gli inibitori del TNF-α possano indurre un aumento di peso, non causano un aumento del tessuto adiposo viscerale e l’associazione tra l’assunzione di carboidrati a basso contenuto calorico e la terapia anti-TNF-α, sembrano essere in grado di migliorare il profilo antropometrico dei pazienti con psoriasi. Nessuna dimostrazione clinica di aumento di peso è stata osservata negli studi di ustekinumab o ixekizumab. Dal momento che IL-17A non altera l’adipogenesi e/o la resistenza all’insulina mediata da un ambiente infiammatorio e contribuisce solo alla propagazione dell’infiammazione nei tessuti adiposi obesi umani, i farmaci anti-IL17A possono svolgere un effetto benefico sull’infiammazione, dove l’obesità contribuisce a una risposta più scarsa ai trattamenti biologici.
Che cos’è la psoriasi
La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica immuno-mediata sistemica. Clinicamente si presenta con placche eritemato-desquamative infiltrate, tipicamente localizzate alle superfici estensorie. La psoriasi si associa a un aumentato rischio di comorbilità, soprattutto malattie che condividono gli stessi meccanismi patogenetici, come l’artrite psoriasica e il morbo di Crohn. Inoltre, la psoriasi moderata-grave, ma non quella lieve, si associa a malattie metaboliche come obesità, dislipidemia, steatosi epatica non alcolica e diabete, e a un aumentato rischio di malattie cardiovascolari, come infarto miocardico e ictus, e di morte per malattie cardio-vascolari.
I trattamenti
I trattamenti sistemici della psoriasi possono avere un impatto notevole, sia positivo che negativo, sulle malattie associate. Quindi nei pazienti con psoriasi moderata-grave, la presenza di alcune comorbilità può avere un impatto significativo nella decisione di utilizzare una terapia piuttosto che un’altra. I regimi di trattamento per i pazienti affetti da psoriasi devono di conseguenza essere adattati, per soddisfare le esigenze specifiche, alla gravità della malattia, all’impatto sulla qualità della vita, alla risposta alle precedenti terapie e alla presenza di comorbilità.
Obiettivi del trattamento
Grazie alla elevata efficacia delle terapie oggi disponibili, i trattamenti della psoriasi si suddividono in topici, sistemici o fototerapia e balneoterapia sulfurea. La sola terapia topica è indicata nella psoriasi di grado lieve. Per i pazienti con psoriasi moderata-severa, i topici rimangono utili se combinati con trattamenti sistemici.
I benefici delle cure termali
La terapia termale con acqua sulfurea rappresenta una cura naturale efficace, complementare alla terapia farmacologia, e priva di effetti collaterali, può contribuire a sfiammare la pelle in modo delicato.
La balneoterapia con questa tipologia di acqua consente di allungare i tempi di regressione della malattia, riducendo il ricorso alle terapie topiche e sistemiche nei mesi che seguono la cura stessa, grazie alla capacità antinfiammatoria e antiossidante, esfoliante e antiseborroica, antimicotica e antibatterica. Efficace nelle forme superificiali, anche molto estese, questa cura mette in evidenza i risultati nelle forse più gravi. Viene ripristinata la giusta idratazione e gli ultimi studi evidenziano proprio la sua capacità di riequilibrare la composizione del microbiota cutaneo
Il Servizio Sanitario Nazionale riconosce 1 ciclo di 12 bagni in 12 sedute in un anno. Per usufruire di tali cure convenzionate è necessario che il proprio medico di base riporti sulla ricetta rossa “1 CICLO DI BAGNI TERAPEUTICI” con diagnosi “PSORIASI” .
A integrazione del ciclo di cure per la psoriasi convenzionato con il SSN (prevede 12 sedute di balneoterapia), gli esperti ne suggeriscono un altro a distanza dei sei mesi, in primavera, prima dei benefici sulla pelle portati dall’esposizione solare (protetta) della stagione estiva.
Presso lo stabilimento Virgilio delle Terme di Sirmione è presente il servizio di dermatologia, l’equipe di medici dermatologi è coordinata dal professor Giampiero Girolomoni, e prevede programmi per la diagnosi precoce, la prevenzione e la cura integrata e naturale dei disturbi della pelle. La visita deve essere prenotata anzitempo.
Per maggiori info visita il sito o chiama lo 0309904923 per prenotare.