Che cos’è?
È un processo infiammatorio acuto dell’orecchio medio.
Cause
Di norma nessuno subisce l’influenza di variazioni graduali di pressione atmosferica. Le difficoltà insorgono quando vi sono disturbi funzionali della tuba uditiva, come ad esempio nelle infezioni delle prime vie respiratorie (rinosinusiti, rinofaringiti) oppure quando la variazione di pressione è troppo rapida o troppo elevata.
Sintomi
Dolore improvviso, in certi casi violento all’orecchio, acufeni, diminuzione dell’udito, talvolta vertigini.
Benefici delle cure termali
Le cure termali sono indicate negli esiti dell’otite barotraumatica per rimuovere un eventuale versamento di liquido nell’orecchio medio, e di aiuto per la funzionalità della tuba di Eustachio. E’ tuttavia sono indicate nella terapia dell’otite barotraumatica per rimuovere il versamento; è tuttavia consigliabile effettuarle solo dopo qualche settimana dall’episodio acuto. Hanno altrettanta efficacia nel prevenire successivi episodi di otite barotraumatica, sia perché mantengono la mucosa respiratoria in condizioni ottimali, rigenerandola ed aumentando le difese immunitarie sia perché migliorano la funzionalità tubarica.
Le cure termali indicate per l’otite barotraumatica sono:
- inalazioni caldo-umide
- insufflazioni endotimpaniche/politzer crenoterapico
- aerosol / aerosol ionizzato
- docce nasali micronizzate
Le inalazioni caldo-umide sono l’applicazione per eccellenza di ogni cura inalatoria termale per l’azione di detersione e di stimolo sulle mucose delle prime vie aeree. La pressione del vapore caldo sull’acqua termale determina la formazione di particelle di acqua di circa 100 µ. L’applicazione consiste nell’inalare circa 1,5 litri di acqua termale in ca.10’, alla temperatura di 37°-38 °C, con la bocca, che deve essere tenuta aperta allo stesso livello del getto, ad una distanza di circa 20 cm.
L’insufflazione endotimpanica è una cura che viene eseguita esclusivamente da un medico. Viene introdotto attraverso il catetere di Itard, inserito nella fossa nasale, l’idrogeno solforato gorgogliato dall’acqua che raggiunge lo sbocco in faringe della tuba di Eustachio. All’azione mucolitica, antinfiammatoria e antisettica dell’ acqua sulfurea, si unisce dunque l’azione meccanica del gas, che consente la ventilazione e il drenaggio delle secrezioni.
Per i bambini e per i pazienti adulti che presentino intolleranza alle insufflazioni, è prevista l’esecuzione del politzer crenoterapico, eseguito anch’esso dal medico, che consiste nel creare un aumento della pressione nel rinofaringe, attraverso un’oliva di plastica inserita in una narice e tenendo chiusa l’altra, con la medesima miscela utilizzata per le insufflazioni a una certa pressione.
In una cura inalatoria completa è compreso solitamente l’aerosol costituito da una finissima sospensione di acqua termale. Tale frantumazione dell’acqua in particelle di diverso diametro permette di raggiungere distretti diversi: quelle da 3 a 5 µ raggiungono il livello tracheo-bronchiale, quelle inferiori a 3 µ raggiungono i distretti respiratori inferiori. La somministrazione avviene solitamente con mascherina, salvo il medico non richieda l’uso del boccaglio e/o forcelle nasali. La temperatura di somministrazione è di circa 30 °C e la durata è di 12’.
L’aerosol ionizzato è un aerosol di acqua fluente cui viene associata l’aeroionoterapia negativa. Tale carica elettrica impedisce alle particelle di agglomerarsi permettendo loro di arrivare nelle vie aeree più profonde, determina un miglior utilizzo dell’ossigeno a livello cellulare e svolge una importante azione antiallergica.
Le docce nasali micronizzate sono caratterizzate da un flusso di particelle acquose di dimensioni superiori a 100 micron che può essere introdotto direttamente sotto pressione all’interno delle narici per risolvere i problemi catarrali delle prime vie respiratorie (fosse nasali e gola) in quanto aiuta a fluidificare le secrezioni. Normalmente vengono effettuate all’inizio della seduta terapeutica quotidiana. La terapia consiste nell’inalare attraverso le narici le particelle d’acqua termale di dimensioni superiori a 100 micron, emesse da un’ ampolla chiamata micronizzatore, tenendolo in posizione verticale ed alternando le narici ad intervalli di ca. 20”, con periodiche deglutizioni a narici chiuse. La durata di ogni singolo trattamento è di ca. 7′. Questa pratica permette la detersione e la fluidificazione delle mucose raggiungendo naso e faringe.
Le irrigazioni nasali sono particolarmente indicate nelle patologie del naso e della gola caratterizzate da essudato (muco) denso come nelle forme catarrali o purulente croniche e in alcune tipologie di riniti. Con l’irrigazione si deterge la mucosa dalle croste e dalle secrezioni ristagnanti e la si prepara all’applicazione delle altre cure inalatorie e delle insufflazioni o politzer. L’irrigatore nasale (“oliva nasale”) permette di introdurre un flusso di acqua a bassa pressione alternativamente nelle due narici, mentre il paziente respira normalmente a bocca aperta.
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