Che cos’è
Si tratta di una condizione che si verifica quando si avverte una sensazione di scatto nel fianco, mentre si cammina o mentre si ruota l’anca.
Il fenomeno in genere non provoca dolore, ma la sensazione avvertita spesso può essere fastidiosa. In alcuni casi l’anca a scatto porta alla formazione di una borsite, l’infiammazione delle strutture esterne dell’anca. Esistono due tipi di anca a scatto: la intra-articolare, provocata da un corpo estraneo che si frappone tra la testa del femore e l’acetabolo, e l’extra-articolare, che è il risultato del conflitto tra l’anca in movimento e i tessuti circostanti.
Cause
Fra le due tipologie di anca a scatto, intra ed extra, quella extra-articolare è la più comune e può essere suddivisa in interna o esterna in base alla posizione delle strutture che compiono lo scatto. Lo scatto è interno quando il tendine dell’ileopsoas scatta al di sopra del bacino; è esterno quando interviene la struttura cosiddetta fascia lata nello scatto.
L’anca a scatto, del tipo extra-articolare, viene determinata da un’aumentata tensione a livello dei muscoli e dei tendini che circondano questa articolazione.
Chi colpisce
Solitamente è una condizione che si manifesta in chi pratica sport e attività che richiedono il continuo piegamento proprio a livello dell’anca.
Per esempio sono predisposti a soffrire di questo disturbo i ballerini e i giovani atleti. Durante la crescita, infatti, è più facile che si possa incorrere nella tensione aumentata nelle strutture muscolari.
I sintomi
I sintomi dell’anca a scatto consistono in scricchiolii che si avvertono quando si effettuano movimenti con l’anca. A volte soltanto il soggetto interessato li avverte mentre in alcuni casi, vengono sentiti anche da chi gli sta vicino.
Non sempre è avvertibile una sensazione dolorosa, ma a volte si prova un dolore localizzato nella parte laterale o anteriore dell’anca, è anche possibile riscontrare dolore alle ossa e dolori articolari in generale. E’ possibile che siano presenti anche sintomi da infiammazione, come nel caso della borsite trocanterica che interessa la regione laterale dell’anca e si può manifestare nel tipo esterno, o come nel caso della borsite dell’ileopsoas, che provoca dolore nella regione più mediale rispetto all’anca e si può manifestare nel tipo interno.
I sintomi dell’anca a scatto di tipo intra-articolare, oltre al classico “rumore” al movimento, possono essere di tipo infiammatorio, se vengono interessate cartilagini e/o capsula articolare, può presentarsi dolore al carico o anche un improvviso blocco articolare qualora il corpo estraneo dovesse incastrarsi tra testa del femore ed acetabolo.
Diagnosi
Una visita medica obiettiva è certamente il primo passo da compiere per arrivare alla diagnosi. Durante l’anamnesi si presta particolare attenzione a: zona del dolore, quali attività provocano lo scatto, eventuali traumi, andamento giornaliero del dolore. I raggi x possono anche non evidenziare nulla di anormale a livello osseo, però insieme ad altri test, può svelare alcuni dettagli importanti. La risonanza magnetica serve a vedere in particolare se esistono delle lacerazioni dei tessuti. L’ecografia statica e dinamica, può far capire quale struttura produce lo scatto, e la presenza di infiammazione tendine o borsiti. L’artro-RMN infine per valutare la presenza di corpi mobili di piccole dimensioni all’interno dell’articolazione.
Riabilitazione alle Terme di Sirmione
Il primo intervento che viene effettuato qualora si sia in presenza di un’anca a scatto di tipo sintomatico (con presenza quindi di dolore) è di tipo “formativo”, si spiega cioè alla persona cosa provoca lo scatto ed il dolore e si insegna a gestire i sintomi educando al corretto approccio al disturbo nella vita quotidiana.
Si informa su come la temporanea riduzione delle attività scatenanti e le applicazioni locali di ghiaccio, uniti all’ eventuale utilizzo di FANS prescritti dal medico, servano a ridurre la sintomatologia dolorosa.
Il secondo step della riabilitazione, qualora persista la sintomatologia dolorosa, consiste nell’utilizzo di terapie fisiche come tecar, ultrasuoni, OPAF, laser e Bemer, le quali hanno azione antinfiammatoria, antidolorifica, mio-rilassante e biostimolante dei processi di auto-guarigione dei tessuti interessati dalla patologia. Il loro utilizzo in concomitanza con la seduta di ginnastica/ri-educazione posturale può rendere più tollerabile l’esercizio attivo da parte della persona.
In aggiunta all’approccio fisioterapico per quanto riguarda la sintomatologia dolorosa, da noi alle Terme di Sirmione, è possibile integrare con un ciclo di fango terapia per sfruttare le proprietà antinfiammatorie ed antidolorifiche del nostro fango.
La ginnastica posturale
La ginnastica posturale, prevede uno specifico programma di rinforzo ed allungamento delle varie strutture muscolo-tendinee, non ché una correzione di vizi posturali e movimenti scorretti, e può rivelarsi essenziale al fine di ridurre o eliminare il problema dell’anca a scatto.
Il lavoro della ri-educazione posturale è fondamentale per dare consapevolezza del proprio corpo alla persona, che quindi imparerà a gestirsi al meglio durante l’attività lavorativa o sportiva, in modo che non si ripresenti in futuro lo stesso problema o comunque che l’anca a scatto non presenti più una sintomatologia tale a limitare la funzionalità della persona. Tutto ciò si traduce in una modifica della propria gestualità sportiva e/o lavorativa o degli esercizi che si eseguono, per evitare movimenti ripetitivi dell’anca che possono scatenare la sintomatologia dolorosa.
Si ringrazia dott. Christian Sigurtà, fisioterapista alle Terme di Sirmione.
Allo stabilimento Virgilio delle Terme di Sirmione un team di medici specialisti e fisioterapisti possono seguire la persona nel percorso di cura e di riabilitazione. Si praticano anche l’agopuntura e l’ozonoterapia. E’ necessario prenotare per tempo.
Per maggiori info visita il sito o chiama lo 0309904923 per prenotare.