“Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo” (Ippocrate 470-377 A.C.). Sono note fin dai tempi antichi le virtù del cibo legate alla salute e oggi, le più recenti ricerche, confermano come gli alimenti intervengano anche sulla regolazione dei meccanismi che controllano l’umore, l’attenzione, la memoria e l’aggressività. Il dr. Richard J. Wurtman, neuroendocrinologo e direttore del centro ricerche del Massachussetts Insitutute of Technology, afferma infatti, che è tutta una questione di neurotrasmettitori, sostanze chimiche, di cui si servono i neuroni per comunicare tra di loro, per agire sulle cellule muscolari o per stimolare una risposta delle cellule ghiandolari.
Alla base di questa influenza sugli stati d’animo, c’è un importante neurotrasmettitore, la serotonina, prodotta soprattutto nel cervello, ma anche nel tratto gastroenterico. Tra le tante funzioni, regola il tono dell’umore, la qualità del sonno, la temperatura corporea, ma anche la motilità intestinale e l’appetito.
La mancanza di serotonina può quindi determinare depressione, emicrania, ansia, fame nervosa e alterata digestione.
Non solo la serotonina, ma altri importanti trasmettitori dell’impulso nervoso, come dopamina, epinefrina e norepinefrina, sono coinvolti, se carenti, nelle alterazioni dell’umore. L’alimentazione e lo stile di vita possono aumentare la biodisponibilità di questi trasmettitori.
Il triptofano, un precursore della serotonina, è contenuto nei cibi proteici, ma i carboidrati ne favoriscono il suo assorbimento nel cervello. Anche per questo motivo, le diete iperproteiche low-carb, soprattutto se protratte nel lungo periodo, possono rivelarsi impattanti per la qualità dello stato emotivo. Se siamo molto stressati, è consigliato aumentare la nostra quantità giornaliera di carboidrati (sempre di qualità) e concentrarli anche nel pasto serale, senza temere ripercussioni sulla bilancia.
Sono ricchi di triptofano i semi di lino, zucca e di sesamo, le mandorle e le noci, i fagioli dell’occhio, i cereali integrali, il tofu, le creme di frutta secca, i datteri e i fichi secchi, il tacchino, il pesce e le uova.
Il triptofano è assunto solo se sono disponibili i carboidrati, che prevengono la carenza di serotonina e riducono la produzione di cortisolo (l’ormone dello stress).
È fondamentale, però, che i carboidrati non siano industrialmente raffinati, perché i cibi ad alto indice glicemico e insulinemico, causano ipoglicemia, in seguito alla reazione insulinica, danneggiando anche le funzioni cerebrali.
Lo zucchero è vero che aumenta la serotonina, ma solo temporaneamente, causando inoltre dipendenza e obesità. Meglio ridurlo drasticamente.
Si può consumare con moderazione del buon cioccolato fondente (minimo 70% di Cacao).
Da diversi studi sappiamo, infatti, che stimola il rilascio di endorfine, un gruppo di sostanze prodotte dal cervello, dotate di proprietà analgesiche e in grado di aumentare il buonumore.
Anche le vitamine del gruppo B sono necessarie per la sintesi di serotonina (vitamina B6) e di dopamina (vitamina B9 o acido folico e vitamina B12).
Sono ricchi di vitamina B6 i cereali integrali, il miglio, l’avena e il grano saraceno, le noci, il lievito, le verdure a foglia verde e alcuni crostacei e molluschi.
L’acido folico lo troviamo nelle verdure a foglia verde, soprattutto i broccoli, ma anche nei legumi come ceci, fagioli, lenticchie e soia. La vitamina B12 si trova nei prodotti animali e tra questi, ne sono molto ricche le vongole. Viene anche sintetizzata dai batteri intestinali, ma se si segue una dieta molto sbilanciata o anche strettamente vegana, può essere utile un’eventuale integrazione.
Anche il magnesio, lo zinco e il calcio, partecipano alla regolazione del nostro umore.
Via libera quindi al pesce come sgombro, merluzzo, sardine e acciughe (ricchi anche di preziosi grassi omega-3), ma anche a semi oleaginosi, legumi e verdura a foglia verde.
Non dimentichiamo che anche l’esposizione alla luce solare e all’aria aperta, aumentano la produzione di serotonina e la successiva melatonina nella notte, dato l’incremento di Vitamina D.
Si è anche visto come l’esercizio fisico migliori il tono dell’umore, se praticato regolarmente.
Soprattutto con il cambio di stagione e le giornate più lunghe, possono alterarsi i nostri ritmi circadiani, con un possibile aumento del cortisolo e dell’adrenalina, che causano quindi nervosismo, tensione, stanchezza e non ultime, alterazioni del sonno e dell’umore. Ricordiamoci, pertanto, di variare sempre il più possibile la nostra alimentazione, mangiando cibi di stagione, ricchi di colori e quindi di sostanze differenti come vitamine, minerali e antiossidanti, tutte importantissime per la nostra salute. Quando possiamo, stiamo all’aria aperta e idratiamoci a sufficienza. Al corpo serve energia e acqua per far lavorare meglio anche il cervello.
Servizio nutrizionale alle terme
Valutazione nutrizionale, che prevede l’anamnesi personale e familiare, il rilevamento delle abitudini alimentari, l’erogazione di consigli nutrizionali e di suggerimenti sugli stili di vita. Infine, è previsto un piano alimentare personalizzato, stilato sulle singole esigenze, da seguire poi a casa.
Valutazione antropometrica: misurazione di altezza, di circonferenza vita e tramite bilancia impedenziometrica, di peso, di indice di massa corporea, delle masse magra, muscolare e grassa e di tutti i valori più rilevanti.
Si possono svolgere anche alcuni esami:
Rilevazione di glicemia, colesterolo Totale, Hdl, Ldl e di trigliceridi, mediante prelievo di sangue capillare dal dito della mano.
Stick rapido urine: in un unico stick, rilevazione di leucociti, nitriti, urobilinogeno, proteine, pH, sangue, gravità specifica, chetoni, bilirubina, glucosio, acido ascorbico.
Presso lo stabilimento Virgilio e gli alberghi di Terme di Sirmione dispongono del servizio di nutrizione con la dott.ssa Emanuela Cofano. Si raccomanda la prenotazione della visita per tempo.
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