Il Professor Girolomoni, Direttore Clinica Dermatologica dell’Università di Verona, spiega: “La dermatite atopica è una delle più frequenti malattie della pelle: si calcola che ne soffrano il 15-20% dei bambini nei paesi occidentali e anche in Italia. Spesso esordisce nei primi mesi di vita, poi una parte dei bambini guarisce, e recentemente è stato osservato che è comune pure negli adulti, con una prevalenza in Italia del 4% tra i soggetti di età superiore a 18 anni”.
I bambini affetti da dermatite atopica devono essere curati. Curarsi vuol dire una vita migliore, con meno prurito e meno fastidio, riducendo le probabilità che si sviluppino allergie, asma e rino-congiuntivite.
Nei bambini interferisce con lo studio, con la concentrazione e con il sonno. Può persino avere ripercussioni sull’aspetto psicologico, tanto che il bambino tende a scaricare sul prurito della pelle le sue emozioni, e ne peggiora i sintomi.
La dermatite atopica rappresenta la prima tappa della marcia atopica, una consecuzione di malattie che è seguita dall’allergia alimentare, dall’asma e dalla rino-congiuntivite. Questo vuol dire che i bambini che contraggono la dermatite atopica, se curati adeguatamente, hanno minore probabilità di sviluppare le altre patologie.
Il 50% dei bambini va incontro ad un miglioramento durante l’adolescenza.
Dermatite atopica e allergie
La dermatite atopica non è primariamente una malattia allergica, non dipende da quello che si mangia e si respira, ma è ciò che predispone all’allergia.
Il Professor Girolomoni ci spiega: “La dermatite atopica è una malattia infiammatoria primariamente non allergica, in cui si ha un’alterata barriera epidermica e un’alterata composizione della formula batterica cutanea. Nei pazienti con dermatite atopica, la malattia può complicarsi con dei fenomeni allergici che sono però più rilevanti per lo sviluppo di malattie e di complicanze respiratorie”.
Il 20% dei bambini con dermatite atopica tende a sviluppare l’asma dopo i due anni.
Di recente sono state analizzate le variabili che aumentano il rischio che i bambini con dermatite atopica sviluppino l’asma: su 2311 bambini seguiti, tutti con dermatite atopica dall’età di 1 anno, una fetta significativa di questi a 3 anni sviluppa l’asma.
“La dermatite atopica e la sensibilità allergica sono i fattori di rischio più importanti perché questi bambini sviluppano poi asma e rinite. Si pensa – e ci sono anche delle evidenze – che trattando in maniera curata e prolungata la dermatite atopica si riduce il rischio di sviluppare malattie respiratorie. La dermatite atopica va quindi curata sia perché è molto fastidiosa, ma anche perché si può prevenire lo sviluppo di asma”.
Curarla riduce la probabilità che diventi grave e, come afferma Girolomoni, studi dimostrano che la balneoterapia in acqua termale è efficace nella cura – e nella prevenzione delle recidive – di moderate e lievi forme di dermatite atopica. Le acque termali sulfuree sono idonee in quanto hanno spiccate proprietà anti-infiammatorie e hanno una composizione microbica particolare che riequilibra la flora batterica cutanea dei bambini in cui è alterata.
Guarda il video del Professor Girolomoni.
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