I filtri chimici sono molecole organiche in grado di assorbire parte dell’energia delle radiazioni per evitare che queste raggiungano e danneggino le cellule dell’epidermide e del derma. Attualmente sono disponibili in commercio filtri chimici che agiscono selettivamente su determinate lunghezze d’onda: alcuni assorbono solo le radiazioni UVA, altri quelle UVB, altri ancora le assorbono entrambe. Si tratta del tipo di filtro più rappresentato nei solari per adulti.
I filtri fisici invece sono sostanze minerali inerti che riflettono la luce solare. Le radiazioni solari vengono quindi riflesse o diffuse e non assorbite dalla superficie cutanea. Rispetto ai filtri chimici hanno un potere allergizzante minore. Gli schermanti fisici più utilizzati sono l’ossido di zinco e il biossido di titanio. Le vecchie formulazioni risultavano difficili da stendere e conferivano un aspetto bianco alla pelle. Fortunatamente, i nuovi prodotti in commercio risultano più gradevoli e non lasciano tracce.Per ottenere una capacità protettiva ad ampio spettro si utilizzano miscele di filtri chimici e schermi fisici ad azione sinergica.
Quali fattori bisogna tenere in considerazione per fare una scelta oculata? Innanzitutto va considerato il fototipo ovvero il colore di cute e capelli: più la pelle è chiara più deve essere protetta adeguatamente. Un fototipo molto chiaro (fototipo I e II) si abbronza con difficoltà e al primo sole è molto probabile che sviluppi eritemi. Oltre al fototipo bisogna tenere in considerazione diversi fattori: Il prodotto deve proteggere sia dalle radiazioni UVB (responsabili di danni immediati quali eritemi e scottature) che dalle radiazioni UVA (responsabili di tumori delle pelle e invecchiamento precoce).
Deve essere fotostabile e termostabile, ovvero non modificarsi con la luce, sicuro, non tossico e non sensibilizzante.
Deve essere di facile applicazione, gradevole sulla pelle, resistente all’acqua e al sudore.
Cosa significa la scritta SPF che si trova sulle confezioni dei solari?
SPF sta per fattore di protezione solare e fornisce un’indicazione numerica della capacità del prodotto di schermare i raggi ultravioletti. Si raccomanda un spf non inferiore a 30. Un SPF 50+ è necessario per i primi giorni di esposizione solare, per i fototipi chiari, per persone con numerosi nei, affette da particolari patologie o che assumono alcune categorie di farmaci.
Esporsi al sole senza protezione solare o con un spf troppo basso causa danni immediati (eritemi, scottature) e danni tardivi alla nostra pelle (fotoinvecchiamento e fotocancerogenesi).
Cosa significa la scritta PAO che si trova sulle confezioni dei solari?
L’indice PAO indica il periodo dopo l’apertura entro il quale il solare aperto può essere utilizzato in totale sicurezza (es. “6M”= 6 mesi). Al termine di tale periodo il prodotto deve essere sostituito. Va inoltre ricordato che la non corretta chiusura del flacone, la prolungata esposizione ad alte temperature e l’infiltrazione di sabbia possono modificare l’efficacia della protezione solare.
Come va applicata la protezione solare?
Per una corretta fotoprotezione il solare deve essere riapplicato ogni 2 ore e dopo prolungato contatto con l’acqua o sudore.
Non bisogna poi dimenticare di stendere il prodotto anche su particolari zone sensibili quali orecchie, naso e piedi.
Non bisogna dimenticare che la protezione solare va applicata anche con il cielo coperto o sotto all’ombrellone, in quanto le radiazioni ultraviolette penetrano attraverso le nubi e vengono comunque riflesse dalla sabbia.
Per maggiori info visita il sito o chiama lo 0309904923 per prenotare.