La Respirazione è il primo atto fondamentale della vita, è una funzione automatica che permette all’organismo umano di prelevare dall’aria l’ossigeno necessario alla sopravvivenza di organi e tessuti e, al tempo stesso, di smaltire l’anidride carbonica generata dall’attività cellulare. Mantenere quindi sano ed efficiente l’apparato respiratorio è una necessità basilare per l’“esistenza in vita” e per lo stato di benessere dell’intero organismo e dello stesso pieno equilibrio psichico dell’uomo. Infatti, l’apparato respiratorio è una struttura “speciale”, in grado di sostenere sia gli equilibri fisiologici che sono alla base della vita e delle funzioni metaboliche di ogni singola cellula dell’organismo. La respirazione, controllata dal sistema nervoso autonomo, risponde agli stimoli esterni, innescando rapide reazioni da stress. Se questa reazione si prolunga nel tempo, può trasformarsi in stress cronico, compromettendo sia la salute fisica che quella mentale.
Dunque la funzione respiratoria, e il corrispondente apparato, costituito dalle vie aeree e dai polmoni, necessitano di essere mantenuti pienamente in salute sia al livello della piena efficienza dei processi fisiologici che devono svolgere, sia al livello delle relative funzioni, consce e inconsce, di “governo”. L’integrità strutturale e funzionale della respirazione si ottiene mediante specifici momenti di prevenzione, di cura e di assunzione di piena responsabilità e consapevolezza individuale.
La prevenzione e la cura delle malattie respiratorie mediante le acque termali sulfuree
Il momento preventivo è sicuramente rappresentato dalla cultura dell’igiene del respiro che si fonda sulla tutela della qualità dell’aria inspirata (evitare smog, inquinamento, aria degli ambienti confinati, fumo e svapo passivi) e sulla cessazione di abitudini voluttuarie (fumo di sigaretta, svapo). A questi interventi di “prevenzione primaria” si associano tutti gli interventi utili a sostenere la piena integrità delle strutture deputate al transito dei gas respiratori e dell’attività di scambio polmonare e a garantirne la migliore efficienza.
Per sostenere questa speciale funzione preventiva e terapeutica si dispone di alcuni rimedi naturali, ben conosciuti dall’esperienza umana e dalle scienze mediche, fin da tempi molto remoti: il ricorso alle acque termali sulfuree salsobromoiodiche è oggi documentato e giustificato da ampie evidenze della ricerca scientifica internazionale. Sono diversi i meccanismi che procurano effetti benefici: le cure termali inalatorie con acque sulfuree svolgono un’azione mucolitica, antiossidante e antiinfiammatoria molto importante per migliorare i sintomi, diminuire la frequenza e la gravità delle riacutizzazioni e contribuire a contrastare la progressione del danno broncopolmonare indotto dal fumo e dall’inquinamento. Questi effetti benefici sono confermati da numerosi studi, che hanno dimostrato la loro efficacia nel trattamento di patologie respiratorie, dalle otiti pediatriche alla bronchite cronica.
Otiti, faringiti, bronchiti, allergie: sono solo alcuni dei più frequenti disturbi respiratori in età pediatrica. In particolare l’otite (che colpisce almeno 1 bambino su 5 sotto i 9 anni) può divenire grave e invalidante se si ripete troppo spesso, e l’impiego degli antibiotici è molto frequente. L’inquinamento e il fumo passivo contribuiscono in misura determinante all’impatto di queste patologie nei bambini.
Studi condotti nell’ambito del centro studi per la Sordità rinogena di Terme di Sirmione e pubblicati su riviste nazionali e internazionali in collaborazione con la Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale Forst hanno dimostrato la straordinaria efficacia preventiva a lungo termine e terapeutica in queste affezioni ricorrenti delle alte vie respiratorie delle cure inalatorie con acque sulfuree. La ricorrente e sempre più grave emergenza smog favorisce lo sviluppo di malattie croniche dell’apparato respiratorio e cardiocircolatorio determinando frequenti e gravi riacutizzazioni dei sintomi in chi già ne è affetto.
Un aiuto contro queste patologie può arrivare dalle cure termali: inalazioni, balneoterapia termale fanghi hanno dimostrato di esercitare effetti terapeutici positivi. Lo confermano le evidenze di decine di studi clinici pubblicati su autorevoli riviste scientifiche che hanno dimostrato l’efficacia delle cure termali per bronchiti semplici o croniche, sinusiti, ma anche per malattie otorinolaringoiatriche quali laringofaringite e otite cronica.
In particolare per la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), patologia caratterizzata da una persistente e progressiva limitazione al flusso aereo, e associata ad un’aumentata risposta infiammatoria cronica delle vie aeree e del polmone a particelle nocive o gas. La BPCO è tra i principali responsabili della mortalità e nel 2030 diverrà la terza causa di morte a livello mondiale. In Italia è la causa del 50% circa delle morti per malattie respiratorie. La BPCO si deve prevenire: fondamentale è evitare i maggiori fattori di rischio, cioè fumo di sigaretta e inquinamento atmosferico.
Il ripristino della consapevolezza respiratoria e il Programma Respiro-RESET
L’essere umano adulto ha “disimparato” il meccanismo di governo della respirazione fisiologica che, nel neonato, s’innesca mediante l’attivazione del muscolo diaframma e della muscolatura addominale, si stabiliscono meccanismi automatici di controllo che “spengono” la consapevolezza della propria respirazione.
Con il tempo questa funzione si modifica, portando a una respirazione più superficiale e meno efficiente. Recuperare la corretta respirazione diaframmatica può aiutare a gestire meglio lo stress e le reazioni fisiologiche ad esso collegate.
L’antico equilibrio e il recupero del respiro fisiologicamente guidato dal meccanismo diaframmatico/addominale, proprio della nascita e dell’infanzia (inconscio e “automatico”) possono essere riconquistati attraverso un percorso di “reset” che riallinei i meccanismi “mente-corpo” mediati particolarmente dalla successione e dalla cadenza degli atti respiratori. La finalità di tale riequilibrio, naturale e “dimenticato” dal nostro organismo richiede principalmente uno sforzo cosciente per consentire al nostro sistema parasimpatico di intervenire per tamponare e superare l’azione degli ormoni dello stress che inducono e mantengono i processi infiammatori scatenati per rispondere a stimoli improvvisi.
Gli “ormoni dello stress” sono in grado di mobilitare tutte le risposte dell’organismo alle situazioni di “attacco” e di crisi che le situazioni di vita ed esperienziali possono innescare ma, dove non modulati e controllati da meccanismi di compenso, innescano circoli viziosi che possono mantenere uno stato di stress cronicizzato. La possibilità di ridurre i livelli di alcuni di questi ormoni, come il cortisolo, consente di mantenere sotto controllo il peso corporeo, riducendo il rischio di resistenza all’insulina, evitando l’insorgenza di malattie croniche come il diabete e contrastando la tendenza all’obesità.
Uno strumento che si sta rivelando sempre più efficace per ridurre lo stress mediante il recupero della funzione di compenso esercitata dal nostro sistema parasimpatico è il ricorso a modalità più fisiologiche e sane di respirazione, quali quelle tipiche dalla pratica dello Yoga Pranayama che comporta il rallentamento della frequenza respiratoria e l’aumento della profondità del respiro in modalità diaframmatico/addominale.
La respirazione è oggi una tecnica che non ci costa assolutamente nulla e che, forse, viene poco considerata, se non sottovalutata dal momento che il modo in cui respiriamo determina un profondo impatto sulla nostra salute fisica e mentale. Da studi controllati pubblicati da importanti società medico scientifiche emerge la prospettiva di contribuire efficacemente ai percorsi di riabilitazione e di consolidamento dell’idoneità fisica, a controllare l’ipertensione arteriosa, a favorire il sollievo da stress cronico e il rafforzamento del sistema immunitario, tutte condizioni che s’inseriscono coerentemente nei percorsi di wellness e di mantenimento dell’equilibrio della salute.
DR. CARLO STURANI
Medico pneumologo, specialista in Medicina Interna, è stato Direttore Scientifico, Direttore del Dipartimento di Allergologia e primario dell’UOC di Pneumologia dell’Azienda Ospedaliera C. Poma di Mantova. Professore a Contratto presso l’Università di Bologna fino al 1991, all’Università di Parma fino al 2013 e dal 2006 al 2016 Professore al Master di Riabilitazione Respiratoria dell’ Università di Milano. È stato coordinatore di commissioni scientifiche istituzionali in ambito europeo e italiano. È autore di molti articoli originali su riviste nazionali ed internazionali e di 6 monografie. Già Direttore Scientifico Sanitario di Terme di Sirmione, è ora Membro del suo Comitato Scientifico. Unisce la profonda conoscenza delle malattie dell’apparato respiratorio e della medicina termale a favore di studi scientifici sull’impiego dell’acqua e del fango termale.
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