L’Idrokinesiterapia
L’idrokinesiterapia sfrutta le proprietà fisiche dell’acqua a scopo terapeutico e riabilitativo.
Lo spazio nel quale l’organismo si “immerge” quando entra in acqua è regolato da leggi molto diverse da quelle che ne determinano il comportamento nell’atmosfera terrestre.
Gli effetti dei principi che determinano azioni e reazioni di un corpo in acqua sono una premessa irrinunciabile per attuare la fisioterapia in acqua secondo un razionale adeguato.
Le condizioni e leggi che determinano il comportamento di un corpo all’interno di un fluido traggono origine da alcuni principi della fisica, e possono essere elencati come segue:
- Ambiente microgravitario
L’acqua modifica l’impatto della gravità terrestre su un corpo riducendone l’entità. Grazie alla variazione del livello di immersione e l’utilizzo di specifici ausili, inoltre, l’impatto della gravità può essere modulato con gradualità.
- Inerzia
Fattore facilitante del movimento.
- Legge di Pascal
In acqua la pressione sul corpo va dal basso in alto e si distribuisce in maniera uniforme su tutta la superficie corporea, a secco invece, al contrario, la direzione della forza applicata al corpo è dall’altro in basso e si concentra sul baricentro.
- Resistenza idrodinamica
L’acqua, per la sua particolare densità, è in grado di rallentare il movimento del corpo immerso in essa, agendo da potenziale facilitatore nei processi di percezione cinestesica e di elaborazione o rielaborazione degli schemi motori.
La riabilitazione in acqua sulfurea salsobromoiodica.
La riabilitazione effettuata nelle piscine termali delle Terme di Sirmione sfrutta non solo le proprietà fisiche dell’acqua ma anche le proprietà chimiche e biologiche. L’evidenza scientifica ha dimostrato i benefici di queste acque in particolare la presenza dei sali minerali come lo iodio e il bromo che hanno un’azione sedativa e antisettica e dell’idrogeno solforato che ha una spiccata azione antiinfiammatoria.
Una recente ricerca realizzata con l’impiego di metodologie molto avanzate di metagenomica e bioinformatica (next generation sequencing NGS) presso Terme di Sirmione in collaborazione con i ricercatori delle Università di Modena e di Roma (Microbial biodiversity of thermal water and mud in an Italian thermal centre by metagenomics. In press : Water Science and Technology , accepted October 2017) è il primo report scientifico riguardante la caratterizzazione del microbioma lungo una rete idrica termale dalla sorgente ai punti di utilizzo all’interno di un centro termale.
I dati evidenziano la presenza di solfo batteri in grado di produrre lipidi antinfiammatori.
Avvertenze
L’acqua può essere un ambiente ostico per alcuni soggetti, per la scarsa dimestichezza con l’elemento, magari precedente alla patologia oppure in alcuni casi, sono i cambiamenti visibili che la patologia ha determinato sul corpo del soggetto a determinare una ritrosia nel mostrarsi ad altri, condizione peculiare di un ambiente “sociale” com’è la piscina.
Obiettivi fisioterapici
- Miglior reclutamento neuromuscolare
- Rieducazione al carico
- Rilassamento
- Fisioterapia respiratoria
- Propriocettività/ Equilibrio
- Ri-Apprendimento motorio(L’acqua rallenta il movimento, e quindi agevola l’apprendimento e il ri-apprendimento di schemi motori)
- Performance vascolare
Progettare l’intervento riabilitativo.
Per raggiungere e progettare un intervento riabilitativo efficace in acqua si sfrutteranno le proprietà della stessa e si valuteranno le seguenti variabili:
- Velocità di esecuzione degli esercizi: l’acqua infatti consente di rallentare o accelerare l’esecuzione dei movimenti del paziente e quindi stimolare in vari modi e nel suo insieme l’apparato locomotore.
- Prese del paziente: esse sono una parte fondamentale della tecnica dell’idrokinesiterapista; infatti servono sia per assistere e trasportare in sicurezza il paziente sia per favorire i suoi cambiamenti posturali in acqua. Soprattutto attraverso le prese inizia e si instaura quella relazione e quella comunicazione non verbale molto intensa che è un’altra caratteristica importante della terapia in acqua.
- Ausili galleggianti:
- Livello dell’acqua: può determinare la variazione della pressione idrostatica e il galleggiamento del corpo. Si può progettare e rendere possibile, ad esempio, un recupero progressivo della deambulazione partendo dall’acqua alta in galleggiamento senza appoggio e man mano diminuire la profondità attraverso degli ausili, aumentando così il carico sulla muscolatura degli arti inferiori
Patologie ortopediche
Recupero della forza, del trofismo e del reclutamento muscolare rappresentano i principali obiettivi nel trattamento delle problematiche di origine ortopedica.
La fisioterapia in acqua, pur agendo in maniera globale, opera soprattutto con un lavoro aerobico, e quindi sulla resistenza muscolare, ottimizzata dal lavoro eccentrico assistito dalla spinta idrostatica.
Prima di introdurre il lavoro in acqua nel percorso riabilitativo, è sempre opportuno valutare la forza volontaria massimale indolore a secco. L’ambiente microgravitario, infatti, produce effetti analgesici conseguenti alla migliore ossigenazione dei tessuti dovuta all’azione della pressione sulla circolazione ematica. Tale condizione può modificare le soglie di affaticabilità e di dolorabilità, con il rischio che il paziente superi i limiti patologici che a secco è il dolore a delimitare.
Terapia elettiva in pazienti con esiti da eventi traumatici all’anca, al ginocchio, alla caviglia, soprattutto per l’ottima gestione del carico progressivo.
Beneficiano di questa terapia tutti quei soggetti che presentano patologie croniche, come l’artrosi, sia livello della colonna vertebrale che di tutte le altre articolazioni; soggetti che presentano patologie traumatiche sia a livello articolare (es. distorsioni, lussazioni), muscolare (es. stiramenti, strappi), ed osseo (fratture, necrosi); soggetti che sono stati sottoposti ad interventi chirurgici (es. protesi, ricostruzione di legamenti, suture tendinee e meniscali).
Patologie Neurologiche
Per i pazienti con disabilità neuromotoria l’acqua rappresenta un mezzo ideale con cui lavorare, grazie alla parziale assenza di gravità permette loro di effettuare movimenti non eseguibili fuori dell’acqua, influendo positivamente sull’aspetto psicologico. Inoltre la temperatura dell’acqua provoca una riduzione del dolore e una diminuzione del tono muscolare. Facilitando l’apprendimento motorio è possibile lavorare su postura, equilibrio, respirazione, elasticità muscolare, coordinazione e deambulazione.
Infine induce benefici all’apparato cardiocircolatorio e muscolare.
Le patologie per le quali questa viene applicata con maggiori risultati sono:
- Morbo di Parkinson
- Emiplegie
- Paraplegie
- Ictus
- Lesioni Nervose Periferiche
- Paralisi Cerebrali Infantili (PCI)
- Sclerosi Multipla
- Patologie sensitivo-motorie del sistema nervoso periferico
Patologie Reumatiche
I benefici su dolore, infiammazione, tensione muscolare, circolazione e sull’aspetto psicologico della terapia in acqua fanno si che questa sia particolarmente adatta anche per quei soggetti che presentano patologie reumatiche croniche.
Tra tutte una di quelle che beneficia maggiormente di questo trattamento è la Fibromialgia.
Riabilitazione alle Terme
Alle Terme di Sirmione uniamo i benefici della riabilitazione in acqua, seguita da uno staff di fisioterapisti, con i benefici della nostra acqua termale che amplifica i già citati effetti antinfiammatori, analgesici e miorilassanti tipici dall’acqua.
La riabilitazione in acqua viene svolta nei nostri hotel.
Si ringrazia l’autore dott. Christian Sigurtà, fisioterapista alle Terme di Sirmione.
Allo stabilimento Virgilio delle Terme di Sirmione un team di medici specialisti e fisioterapisti possono seguire la persona nel percorso di cura e di riabilitazione. Si praticano anche l’agopuntura e l’ozonoterapia. E’ necessario prenotare per tempo.
Per maggiori info visita il sito o chiama lo 0309904923 per prenotare.