Che cos’è
La rosacea è una patologia infiammatoria cutanea che colpisce frequente che colpisce il 1-10% della popolazione di tutte le etnie, ma soprattutto gli adulti di pelle chiara (fototipi I e II) con maggior prevalenza nel sesso femminile.
I principali fattori di rischio per lo sviluppo della rosacea sono l’obesità, il fumo di sigaretta e un eccessivo consumo di bevande alcoliche.
Le cause
Le cause che portano allo sviluppo della rosacea non sono note, tuttavia alla base vi sono numerosi fattori:
- fattori genetici: individui con storia familiare di rosacea sono più propensi a sviluppare la patologia;
- alterazioni del sistema immunitario innato, in particolare un’abnorme produzione di catelecidina, una proteina in grado di uccidere i batteri ma anche in grado di promuovere l’infiammazione ed attivare il sistema immunitario;
- l’infiammazione viene stimolata anche da diverse specie di microrganismi che normalmente vivono sulla nostra pelle, ma che nella rosacea sono presenti in maggior quantità. Fra questi, il più importante e studiato è sicuramente il Demodex folliculorum, un acaro che si ritrova nei follicoli pilosebacei (cioè nelle zone della pelle dove risiede il pelo);
- i raggi ultravioletti (e quindi l’esposizione solare) possono esacerbare la rosacea, dato che possono stimolare il rilascio di sostanze vasoattive e la produzione dei radicali liberi che promuovono l’infiammazione;
- un’eccessiva dilatazione dei vasi sanguigni indotta dal rilascio di varie sostanze in risposta a diversi stimoli.
Diverse tipologie
Esistono diversi tipi di rosacea.
La forma più frequente (rosacea eritemato-teleangectatica), conosciuta comunemente come couperose, si manifesta come un rossore cronico associato a dilatazioni permanenti dei vasi capillari (chiamate teleangectasie) che coinvolgono il volto, in particolare naso e guance, ma può interessare anche mento, palpebre e porzione inferiore della fronte. Ad esso si associano episodi di vampate (flushing) che durano alcuni minuti, spesso scatenate da emozioni, cambiamenti bruschi di temperatura, esposizione solare, sforzi fisici, ingestione di alimenti speziati, bevande calde o alcool (soprattutto vino rosso). Inoltre, il paziente può riferire sensazione di bruciore facciale, di calore o sudorazione. Il freddo e il vento possono irritare e rendere la pelle secca, influendo negativamente sulla malattia nella stagione invernale.
Nella rosacea pupulo-pustulosa si formano papule infiammatorie (piccoli rigonfiamenti della pelle) e pustole, contenenti pus.
In alcuni casi la malattia può causare infiammazione delle palpebre e degli occhi. I pazienti possono riferire ipersensibilità alla luce, sensazione di bruciore e secchezza oculare con sensazione di corpo estraneo.
Nei casi più gravi, si assiste ad un progressivo ispessimento dei tessuti del naso associato a dilatazione degli orifizi sebacei (rinofima). Questa forma, a differenza delle altre, è più frequente nei maschi.
La diagnosi viene effettuata dal medico sulla base dei dati clinici. Solo nei casi dubbi può essere effettuata una biopsia cutanea, mentre non sono utili esami di laboratorio.
Altre patologie cutanee possono simulare la rosacea, per cui è essenziale la visita dello specialista dermatologo per una diagnosi accurata e una terapia appropriata.
Consigli
Cosa evitare
Nel trattamento della rosacea è importante l’evitamento dei fattori che scatenano le vampate vasomotorie:
- esposizione solare;
- eccessivo esercizio fisico;
- variazioni di temperatura ambientale;
- stress psicologico;
- consumo di alcool;
- cibi speziati;
- cosmetici aggressivi;
- creme e unguenti contenenti corticosteroidi.
È necessario evitare l’uso di prodotti cosmetici aggressivi per la pelle come tonici, astringenti ed esfolianti, mentre solitamente è necessario l’uso di detergenti delicati e l’applicazione quotidiana di creme emollienti specifiche per evitare di irritare ulteriormente la pelle. È importante evitare l’uso di creme e unguenti contenenti corticosteroidi, che portano un beneficio parziale e un rapido peggioramento alla sospensione.
Cosa utilizzare
Una protezione solare alta è fondamentale se ci si espone al sole. A seconda del tipo e della gravità della rosacea si possono usare diversi farmaci. Nei casi lievi si utilizza la brimonidina tartrato, un gel da applicare sulla cute che agisce come vasocostrittore locale e aiuta a diminuire il rossore del volto.
Per ridurre le teleangectasie si può ricorrere a laser particolari o luce pulsata.
Nelle forme di rosacea con papule e pustole di entità lieve/moderata, si utilizzano creme o gel con attività antibiotica e antinfiammatoria (ad esempio metronidazolo o ivermectina). Nei casi gravi può essere necessario l’uso di antibiotici che possiedono anche attività antinfiammatoria (ad esempio la doxiciclina) per via orale. La isotretinoina a basso dosaggio può essere molto utile nei casi refrattari agli antibiotici. In caso di rinofima, la chirurgia e/o la terapia con laser è la scelta migliore.
Le cure termali con acque sulfuree
Il servizio di dermatologia (l’equipe è coordinata dal professor Giampiero Girolomoni) prevede programmi per la diagnosi precoce, la prevenzione e la cura integrata e naturale dei disturbi della pelle. Le patologie della pelle oggi molto diffuse, come la rosacea, traggono benefici dal trattamento termale con acqua sulfurea salsobromoiodica. L’azione viene svolta con la balneoterapia e anche con applicazione di vapore e fangature fredde per il trattamento di parti più o meno estese di cute. Ogni trattamento è sempre “naturale” e profondamente rispettoso della cute.
L’acqua di Terme di Sirmione unisce i benefici delle acque sulfuree a quelli delle acque salsobromoiodiche ed è estremamente tollerata dalle pelli molto sensibili. Ha un’efficace azione idratante che rafforza la barriera cutanea e una spiccata attività lenitiva oltre che alle azioni antinfiammatoria e antiossidante dell’idrogeno solforoso. Lo zolfo svolge un’azione anti–seborroica, esfoliante, anti-micotica e anti-batterica naturale che rende quest’acqua indicata anche nelle pelli grasse e soggette ad acne. Studi clinici hanno dimostrato un’efficacia significativa della balneoterapia con acqua sulfurea nelle malattie infiammatorie della pelle come la psoriasi e le dermatiti croniche inclusa la dermatite atopica.
Insieme all’acqua, il fango sulfureo salsobromoiodico è ideale per agire sugli inestetismi della pelle. La ricchezza di Cianobatterio Aponinum del fango termale aumenta il potenziale anti-infiammatorio dell’acqua e riequilibra il microbiota cutaneo.
[Autore : Dr. Tommaso Ioris]
Allo stabilimento Virgilio delle terme di Sirmione si possono effettuare visite specialistiche e cure da parte delle nostre dermatologhe. La visita deve essere prenotata anzitempo.
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