Quando si sviluppa l’udito
Lo sviluppo dell’udito inizia sin dal grembo materno. Non è infatti un caso che il bambino impari prima ad ascoltare e poi a parlare. Ecco perché l’udito è essenziale sia per lo sviluppo del linguaggio, che dell’apprendimento. Un deficit dell’udito nell’infanzia e nell’adolescenza può essere causa di problematiche di sviluppo del linguaggio, i cui difetti potranno poi essere permanenti.
Il deficit uditivo e controllo udito
Le cause di deficit uditivi, possono essere di varia natura: genetiche, infettive, da uso di farmaci ototossici, itterizie, carenza di ossigeno, nascita prematura o altro ancora. Le conseguenze di questi deficit possono diventare limitanti per lo sviluppo del bambino o dell’adolescente affetto, soprattutto sulla vita sociale che spesso è limitata, venendo meno tutte quelle attività motorie e di partecipazione ad eventi sociali che sono fondamentali per una corretta crescita psicosociale. Inoltre, vengono ostacolati l’apprendimento in ambito scolastico e l’acquisizione di un linguaggio fluido e ricco, creando nel bambino un disagio che potrebbe portarlo ad isolarsi dal resto del gruppo.
Quando in famiglia, a scuola e nei contesti sociali, ci si accorge dell’insorgere di un problema legato all’udito del bambino, è fondamentale intervenire, ma ancor prima è necessario prevenirlo.
La prevenzione nei bambini
I test di screening sin dalla nascita hanno un ruolo fondamentale per individuare precocemente le sordità legate a patologie genetiche ereditarie, agendo efficacemente con le cure adeguate, cercando di ridurre al minimo il problema, risolvendolo precocemente. Cure preventive come quelle termali, possono prevenire la formazione di catarro tubarico, che è causa di impedimento della trasmissione del suono a livello dell’orecchio medio.
Un importante alleato della prevenzione è poi lo sport. L’attività fisica, così come lo sport in generale, hanno un valore sociale ed educativo, e sia che ci si trovi in un campo di pallavolo, calcio, basket, in una pista di atletica, o in piscina, è stato osservato che l’attività sportiva sia in grado di proteggere l’udito, favorendone lo sviluppo, (studio pubblicato dalla Scandinavian Audiology). Inoltre, in tutti i bambini con deficit uditivi, il linguaggio non verbale del corpo (fatto di gesti e smorfie) che caratterizza lo sport, favorisce la capacità di comprensione del bambino e dell’adolescente con deficit dell’udito, stimolando lo sviluppo di altre capacità che lo aiutino nell’interazione sociale e nella crescita psicofisica.
L’attività motoria migliora la circolazione sanguigna favorendo il nutrimento cellulare, migliora l’attività cardiorespiratoria e cerebrale, riduce l’obesità infantile e la dipendenza, purtroppo oggi molto diffusa tra i bambini e gli adolescenti, ad apparecchi elettronici come smartphone e tablet, la quale diventa spesso causa di isolamento sociale. Studi scientifici dimostrano che lo sport rinforza le difese immunitarie e svolge un’azione positiva sullo stato di infiammazione dell’organismo. È stato anche visto che nei bambini che praticano attività fisica, soprattutto all’aperto, aumenta la produzione di linfociti-T e Macrofagi, i quali contrastano virus e infezioni di varia natura.
Ma non solo. La pratica dello sport in età evolutiva ha un ruolo fondamentale per una corretta respirazione nasale e ventilazione dell’orecchio medio che sono importanti per favorire il drenaggio delle secrezioni. Queste secrezioni, infatti, in caso di accumulo nelle alte vie respiratorie, potrebbero causare una sordità trasmissiva, e quindi un deficit della capacità di comprensione. Ecco perché il movimento è essenziale per la crescita psicofisica e sociale del bambino: è un’arma preventiva verso agenti patogeni, ma anche di stimolo per la socializzazione e il rispetto degli altri e delle regole, determinando un approccio positivo alle più svariate situazioni a cui il bambino potrebbe trovarsi di fronte.
Se siamo d’accordo sul fatto che prevenire è meglio che curare, non si può che non essere d’accordo con il fatto che lo sport sia il miglior alleato della prevenzione, perché come insegnano i latini: “Mens sana in corpore sano”. Quindi nessun dubbio sul fatto che la pratica sportiva in età infantile sia un importante stimolo per essere degli adulti migliori domani.
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