Cos’è la dermatite atopica?
La dermatite atopica (o eczema atopico) è un’alterazione della pelle che si manifesta con la comparsa in una o più aree, più o meno estese, infiammate e arrossate, di un prurito a volte così intenso da peggiorare in modo significativo la qualità della vita. Colpisce il 20-30 % dei bambini, manifestandosi addirittura dopo 6 mesi dalla nascita, e il 4-5 % degli adulti. Più di frequente inizia in epoca infantile ma in alcuni casi si manifesta per la prima volta durante l’adolescenza o in età adulta.
Quali sono i principali sintomi della dermatite atopica?
- secchezza della pelle
- prurito, anche molto intenso
- desquamazione
- arrossamento (associato alla comparsa del cosiddetto “essudato”, un liquido chiaro e trasparente che viene prodotto quando la pelle è infiammata in fase acuta)
- crosticine
- pelle ispessita
- pelle squamosa nella fase cronica (quando la manifestazione si protrae dopo la fase acuta)
Sul corpo, dove compare?
Le aree del corpo colpite più comunemente sono viso, collo, inguine, incavo del ginocchio, incavo dell’avambraccio. L’eczema ha un andamento altalenante: in alcuni periodi è più esteso, in altri può diminuire tanto da sparire anche per mesi o, nei casi più fortunati, per sempre. Quando ricompare può interessare zone del corpo diverse dalle precedenti. In molti casi persiste sempre, con periodi di peggioramento.
Quali sono le principali cause?
La dermatite atopica è influenzata da una predisposizione genetica che rende la pelle secca e facilmente irritabile. Nel 70 % circa dei casi, chi ha la dermatite atopica appartiene a una famiglia in cui ci sono persone colpite da asma, rinite allergica, eczemi.
Quali sono i fattori scatenanti?
Qualsiasi condizione irritante per la pelle può essere un fattore scatenante. La dermatite atopica può comparire:
- a seguito di contatto con tessuti irritanti (fibre sintetiche o lana ruvida)
- dopo un bagno prolungato senza successiva applicazione di una crema idratante
- dopo una sudata
- in presenza di forti tensioni emotive, che possono peggiorare il problema o provocare una ricaduta
La diagnosi
I dermatologi riconoscono il disturbo semplicemente osservando i sintomi. A volte viene prescritta un’analisi del sangue per il dosaggio delle IgE, speciali anticorpi che sono più elevati nel sangue in caso di allergie. Questo esame non è comunque considerato indispensabile per fare diagnosi. Possono essere prescritti test cutanei (prick test e patch test) quando il dermatologo ha il dubbio che la dermatite sia scatenata dal contatto con una sostanza particolare (per esempio, metalli o profumi).
4 consigli per chi soffre di dermatite atopica
- L’asciugarsi dopo la doccia o il bagno tamponando con dolcezza, senza sfregare la pelle. Si devono usare teli di spugna morbida, in cui possibilmente non vi siano residui di detersivo.
- Applicare una crema idratante dopo il bagno o la doccia.
- Le unghie vanno tenute corte e devono essere pulite, per limitare al massimo il rischio che la zona lesionata dal grattamento si infetti.
- Non indossare indumenti di lana o di fibre sintetiche. A contatto con la pelle si deve indossare abbigliamento di cotone, lino, seta ed evitare gli indumenti intimi di colore scuro (nero, blu, marrone).
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