La lombalgia, più comunemente chiamata “mal di schiena”, è un sintomo di differenti patologie o condizioni, come l’ernia discale, le fratture vertebrali, i reumatismi, l’artrite, i calcoli renali e la gravidanza.
Tutte queste hanno in comune un elemento: la diffusione del dolore a livello della colonna vertebrale. Spesso quest’ultimo si diffonde però anche a uno dei due arti inferiori per effetto di una compressione o di un’irritazione del nervo sciatico: in questo caso si parla di lombosciatalgia.
La lombalgia, che interessa ambo i sessi, è così diffusa che ha colpito almeno una volta nella vita circa l’80% degli italiani.
Fattori di rischio
Sono numerosi i fattori di rischio o le condizioni fisiche predisponenti che possono favorire l’insorgenza del mal di schiena. Alcuni esempi sono:
– la sedentarietà o in generale scarsa attività fisica,
– mantenere la posizione eretta e statica per lungo tempo,
– i colpi di freddo o correnti d’aria,
– sollevare carichi pesanti nel modo scorretto,
– assumere una postura scorretta da seduti e in piedi, soprattutto se mantenuta per un periodo di tempo prolungato,
– camminare con calzature scomode o non adatte al terreno,
– i fattori psicologici, come stress o depressione, che favoriscono in particolare la cronicizzazione del dolore,
– la debolezza muscolare,
– il fumo.
I trattamenti
Tra i trattamenti della lombalgia, oltre alla terapia farmacologica con l’utilizzo di farmaci antinfiammatori, antidolorifici e a quella fisioterapica, si può ricorrere all’Ossigeno-Ozono Terapia, basata sulla somministrazione di una miscela gassosa all’interno dell’organismo, in particolare attraverso i muscoli paravertebrali, la muscolatura della colonna vertebrale.
“Molteplici sono le sue capacità: modifica le sostanze che producono infiammazione, rendendole incapaci di produrre dolore, favorisce la nutrizione dei tessuti grazie a una migliore ossigenazione e diminuisce le dimensioni delle ernie” specifica il dottor Savaltore Barone, Medico Fisiatria di Terme di Sirmione.
Il numero di sedute è variabile e valutato dal medico stesso in sede di visita fisiatrica.
A questa si possono associare le cure termali, come la Fango-balneoterapia, una cura naturale e semplice che sfrutta le note azioni e benefici dell’acqua e fango termali.
La prima possiede un’azione antinfiammatoria, lenitiva, antisettica, antiossidante e stimolante del sistema immunitario; il secondo possiede inoltre un’azione preventiva e terapeutica, analgesica, antisettica e migliora la circolazione.
In generale questo trattamento benefica su un triplice livello:
– sul piano fisico: l’azione termica del fango applicato a 45-47°C favorisce la vasodilatazione e, di conseguenza, una migliore circolazione sanguigna in tutto l’organismo. Ciò porta a un’immediata sensazione di benessere e a una riduzione del dolore;
– sul piano chimico: il fango termale di Terme di Sirmione, un prodotto naturale che nasce dalla mescolanza dell’acqua sulfurea con l’argilla, si caratterizza per la marcata presenza di zolfo, che agisce in maniera diretta sui tessuti delle articolazioni;
– sul piano microbiologico: l’azione di un procariota specifico, il Cianobatterio Aponinum, contribuisce a rendere il fango di Terme di Sirmione stesso particolarmente efficace nella cura di patologie reumatiche. di malattie osteoarticolari e della psoriasi,.
La lombalgia di origine reumatica è riconosciuta dal Servizio Sanitario Nazionale (S.S.N.) come patologia rientrante nella convenzione con le terapie termali. Con la ricetta rossa prescitta dal proprio medico curante, dal pediatra o da un altro specialista si ha diritto ad un ciclo di 12 giorni di fanghi e bagni.
Per maggiori informazioni e prenotazioni, puoi contattare il numero +39 030 9904923 o mandare un’email a termevirgilio@termedisirmione.com.
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